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Di passaggio, 2023
Durante le mie soste al mare, d’inverno, lontano dal clamore e dalle promesse dell’estate, affiorano interrogativi sugli stati d’animo di cui le spiagge sono teatro, palcoscenici di chi si imbarca o approda. Avverto la sensazione che, sulla battigia, la memoria (individuale e collettiva) si consumi quasi fino a sparire.
Nemmeno i piccoli reperti recuperati durante quelle esplorazioni fotografiche riescono a trovare un senso nella loro materialità. Piuttosto, come ombre, si limitano a suggerire l'atmosfera ineluttabile di quei momenti di passaggio.
















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